La mente immagina, la mano disegna, l’AI accelera — scopri l’AI per i designer di calzature.
Oggi fare il designer non significa solo creare collezioni. Vuol dire anche saper comunicare, raccontare, costruire immagini e video per comunicare le nostre idee. Vogliamo raccontarti in questo articolo 5 app che stanno cambiando le regole del gioco, soprattutto nel mondo del design delle scarpe.
E per farlo, partiamo dalla Story Case di Gabriel Robustelli, studiante del Diploma Annuale Calzature iniziato a gennaio 2025.
Gabriel, alla fine del percorso di Design Calzature, ha completato la sua collezione trasformandola in un progetto visivo completo, pronto sia per i social che per il portfolio grazie al supporto di alcuni strumenti di intelligenza artificiale. Il suo processo creativo è partito da un’idea prontamente trasformata in un disegno a mano. Successivamente ha arricchito il disegno su Photoshop, aggiungendo foto di materiali di riferimento, patchwork e ispirazioni, per definire le linee principali della scarpa e trasmetterne al meglio il concept.
Un processo creativo libero ma ben strutturato, che unisce metodo tradizionale e digitale. Gabriel ha dato vita a un’immagine forte e chiara, ma non si è fermato lì: ha saputo spingersi oltre, sfruttando al massimo il potenziale dell’AI, sia su Photoshop che attraverso diverse app.

Disegno a mano e Photoshop – Disegno fatto da Gabriel Robustelli, studente del Shoe 1-Year Diploma
5 app che supportano l’idea dei designer
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Photoshop: la magia del riempimento generativo
Photoshop è da sempre tra i software alleati dei designer. Ma oggi le nuove funzioni basate su Adobe Firefly, come il Generative Fill, permettono di estendere sfondi, modificare elementi visivi o generare contenuti da zero in modo fluido e controllato.
Come funziona? Dopo aver selezionato un’area o la zona che vuoi modificare e cliccando su “Generative Fill” (dal menu contestuale o da “Modifica”) puoi aggiungere un promt con la richiesta, dopo Photoshop ti presenterà 3 varianti.
Pro:
- A differenza di molti tool AI, Adobe garantisce che le immagini generate con Firefly siano safe for commercial use, perché il modello è addestrato su contenuti Adobe Stock e di dominio pubblico.
- Ogni disegnato generato dall’AI viene creato su nuovi livelli, quindi puoi regolarle o eliminarle senza perdere il lavoro originale.
- Ottimo per la creazione di mockup, moodboard e concept.
Contro:
- Alcune funzioni AI richiedono connessione internet perché il rendering avviene in cloud.
- A volte l’output può avere distorsioni, mani sbagliate, prospettive irreali, soprattutto nei volti o negli oggetti complessi.
Vizcom: vuoi un render AI partendo da uno schizzo?
Vizcom è una piattaforma di design che utilizza l’intelligenza artificiale per supportare i designer nell’esplorazione e nello sviluppo di concetti visivi. Il suo punto di forza è la capacità di generare rapidamente idee creative, offrendo bozze, modifiche e iterazioni in tempo reale grazie ad algoritmi AI avanzati.
Vizcom interpreta l’input umano e genera un output che simula un concept visivo realistico.
Dopo aver caricato il disegno (in questo caso, il disegno a mano) nella sezione “create” si può inserire il promt. Più siete specifici nel disegno e nel prompt più il risultato finale sarà vicino alle vostre esigenze.
Per iniziare, Gabriel ha realizzato un collage digitale dei materiali in Photoshop.

L’opzione “reference” permette di caricare delle immagini che aiutano il programma e lo guidano nel concepire al meglio la vostra idea.
Invece con l’opzione percentuale di “drawing” puoi decidere quanto vuoi che l’opera d’arte originale influenzi il risultato finale. Questo è un ottimo modo per esplorare la relazione tra il suggerimento, l’immagine di riferimento e lo schizzo originale.
Minore è il %, il risultato finale avrà forte variazioni, maggiore è il %, il risultato finale sarà più fedele al disegno.
Pro:
- Permette una visualizzazione rapida e realistica del concept.
- Ottima per creare tante variazioni in fase di design senza bisogno di prototipi fisici.
Contro:
- Ottima per creare tante variazioni in fase di design senza bisogno di prototipi fisici.
- Richiede una certa abilità nel creare prompt efficaci
- Dubbi legali sull’uso commerciale delle immagini generate, in poche parole: proprietà intellettuale incerta.

Risultato finale realizzato con Vizcom
Illustrazione di Gabriel Robustelli, studente del corso Shoe One-Year Diploma.
Higgsfield: l’immagine prende vita
Gabriel aveva bisogno che le sue scarpe fossero sotto i riflettori, aveva bisogno di una passerella come nelle migliori sfilate di moda. Gabriel aveva bisogno che le sue scarpe fossero sotto i riflettori, aveva bisogno di una passerella come nelle migliori sfilate di moda.
Nel momento di caricare l’immagine ci sono 50 opzioni di movimenti di camera preimpostati, scegliendo il movimento si compila in automatico il promt.
Pro:
- Perfetto per contenuti dinamici come reel e presentazioni digitali.
- Perfetto per contenuti dinamici come reel e presentazioni digitali.
Contro:
- I video sono spesso molto brevi e poco personalizzabili.
- Tempi di rendering lunghi e costi elevati per funzioni avanzate.
- Incertezze sull’uso commerciale dei contenuti generati.
Risultato finale realizzato con Vizcom
Illustrazione di Gabriel Robustelli, studente del corso Shoe One-Year Diploma.
CapCut: per montaggio semplice
Una volta ottenuti i video di 5 secondi, Gabriel ha usato CapCut per montare i contenuti e creare un racconto visivo della sua collezione. L’app è particolarmente utile per creare lookbook digitali, video promozionali e storytelling per social media.
Pro:
- Interfaccia semplice, perfetta per creare contenuti veloci.
- Ottima integrazione con i formati social.
- Ideale per reel e brevi clip promozionali.
Contro:
- Effetti e template possono limitare la personalizzazione.
- Editing troppo basilare per chi ha esigenze professionali.
- Alcune funzioni sono disponibili solo nella versione a pagamento.
Video fatto in CapCut da Gabriel Robustelli, studente del corso Shoe 1-Year Diploma nel suo percorso Shoe Design
PhotoLeap: per contenuti più prattici e anche fotoritocco
Un altro strumento che Gabriel ha voluto provare è PhotoLeap. Rispetto ad altri tool, è un’app di smartphone pensata per creare in modo semplice e veloce contenuti visivi per i social (immagini e da recente video) e, cosa non da poco, gratuita.
Oltre a generare immagini con l’AI, ti permette di modificare, unire e sperimentare con effetti in pochi tap. È l’alleato ideale quando vuoi trasformare un’idea in qualcosa di immediato e d’impatto, direttamente dal telefono. Nonostante la funzione di AI sia in fase Beta, genera anche 4 video e il risultato è soddisfacente.
Pro:
- Interfaccia accessibile e facile da usare.
- Ottimo per il ritocco veloce di immagini AI-generate.
Contro:
- Non offre la profondità di Photoshop o software professionali.
- AI results often need manual fine-tuning.

Analysis di rapporto tra design e AI
Ciò che prima era privilegio di pochi — grandi budget, grandi aziende, grandi mezzi — oggi è accessibile a chiunque abbia una visione.
I grandi vantaggi e l’opportunità sono:
- Design potenziato: l’AI non sostituisce la creatività umana, ma la rafforza e accelera il processo.
- Processo flessibile: si lavora tra disegno, immagini generate e video senza seguire un ordine rigido, infatti, si passa avanti e indietro tra media diversi con naturalezza.
- Materiali reali, output digitali: si parte sempre da un “promt” ma si possono anche usare texture e immagini come riferimenti. Più informazione diamo, migliore e più dettagliato sarà il risultato.
- Narrazione dinamica del prodotto: il fashion design non finisce con l’oggetto, ma continua nel modo in cui lo racconti e lo animi.
- Velocità e accessibilità: tool come CapCut o Photoleap democratizzano il processo creativo. In futuro, anche piccoli brand avranno mezzi per competere visivamente con i grandi. Per non parlare della velocità di esecuzione di render fotorealistici che una volta si potevano ottenere solo con grandi sforzi in software 3D.
Formazione al passo con l’innovazione
In una delle sue lezioni del corso “3D Shoe Design“, Andrea Rondoni, responsabile del dipartimento 3D Design di Arsutoria, ha detto:
“Gli strumenti IA non sono più solo complementari — stanno diventando centrali e necessari nel processo di design e dell’istruzione, offrendo velocità senza precedenti nel rendering, nella simulazione dei materiali, nell’esplorazione creativa e nella comunicazione. Stanno diventando strumenti sempre più precisi e affidabili e se pensiamo all’evoluzione che hanno avuto in pochi mesi/anni e dove siamo arrivati oggi, allora chissà cosa potremmo fare in futuro con pochi click”.
Questa esperienza è presente anche nel corso Desing Calzature di Arsutoria School, un programma di 15 settimane. Organizzato in tre moduli principali:
- Disegno tradizionale a mano e digitale, con l’uso di Photoshop e Illustrator.
- Branding e sviluppo collezione, con uno sguardo strategico su mercato e tendenze.
- Modellazione 3D con Rhinoceros e iCad3D+
Così come Gabriel, gli studenti apprendono a disegnare tutti i principali stili di calzature: décolleté, sandali, derby, oxford, mocassini, stivali e sneaker. Imparano anche a rappresentare le shoe parts, come tomaia, suola e altri dettagli funzionali, fondamentali per la produzione della scarpa.
Nel 2025, la Scuola Arsutoria ha anche riprogettato un nuovo corso di 5 settimane:
Disegno a mano, digitale e strumenti AI per le scarpe, incentrato sulla fusione del disegno tradizionale con le nuove tecnologie.
La forza di questo percorso sta nella combinazione tra competenze tradizionali e tecnologie digitali, preparando i designer non solo a creare, ma anche a comunicare visivamente le proprie idee con strumenti professionali e aggiornati. Se ti stai chiedendo how to create my own shoe design, con l’aiuto di strumenti di AI allora questo corso fa per te.