Scholl accorcia e semplifica la sua filiera di produzione grazie all’utilizzo di prototipi virtuali Calzature

Scholl accorcia e semplifica la sua filiera di produzione grazie all’utilizzo di prototipi virtuali

La storia di Scholl inizia in un negozio di scarpe di Chicago alla fine dell’Ottocento e un obiettivo molto chiaro: migliorare la salute e il benessere delle persone passando attraverso i loro piedi.

La storia di Scholl inizia in un negozio di scarpe di Chicago alla fine dell’Ottocento e un obiettivo molto chiaro: migliorare la salute e il benessere delle persone passando attraverso i loro piedi.

Negli anni sono state molte le innovazioni tecnologiche e scientifiche che Scholl ha adottato per conseguire il suo obiettivo, al quale nel tempo ha affiancato anche la necessità di proporre collezioni diverse in stile e linee per rispondere alle esigenze di tutti i consumatori.

Le calzature Scholl, a differenza di molte calzature presenti sul mercato, sono progettate biomeccanicamente e non solo semplicemente disegnate. Prima di accedere alla fase di produzione, le calzature vengono sottoposte a test specifici al fine di ottenere una calzata corretta, una corretta stabilità nell’appoggio del piede, così come un elevato livello di comfort e una durata del prodotto nel tempo.

Per il raggiungimento di tali obiettivi, la valutazione dei prodotti da inserire in collezione è la fase più critica dell’intero processo. Essa viene effettuata non solo con l’analisi dei disegni delle scarpe, ma anche attraverso la realizzazione dei prototipi, che vengono attentamente valutati in ogni loro aspetto con un coinvolgimento da parte di tutte le figure aziendali. Questo ovviamente a fronte di un importante dispendio di tempo ed energie.

Ecco allora che grazie a un progetto reso possibile dal sostegno dell’Unione Europea, della Regione Lombardia e del Fesr, H&FS Scholl è riuscito a introdurre all’interno dell’azienda l’utilizzo di un software di design tridimensionale, semplificando l’interazione tra i reparti di design interno, funzione marketing e ufficio tecnico di produzione, e accorciando così i tempi e i costi della sua filiera produttiva.

Il progetto è stato reso possibile grazie al sostegno dell'Unione Europea, della Regione Lombardia e del Fesr
Il progetto è stato reso possibile grazie al sostegno dell’Unione Europea, della Regione Lombardia e del Fesr

Implementazione del software di design 3D

Attualmente questi strumenti di design tridimensionale sono diffusi in molti settori industriali ma ben poco presso le aziende calzaturiere. Ancora oggi il settore calzaturiero presenta una forte caratterizzazione artigianale, che se per certi versi rappresenta un vantaggio, per altri ne costituisce un limite. Limite che può essere parzialmente superato grazie all’inserimento di nuove tecnologie nel processo di prototipazione e progettazione della scarpa.

H&FS Scholl, assieme ad Arsutoria School e Adcerta, una società di revisione e consulenza organizzativa, hanno dimostrato come l’adozione di queste tecnologie, e l’implementazione nell’organico amministrativo di una figura interna in grado di utilizzarle (3D designer), possano rendere più efficiente e rapida la creazione di prototipi e campioni, oltre che semplificare e snellire l’operato di chi lavora nel settore.

Il software CAD che è stato selezionato per essere utilizzato in H&FS è ICad3D+. Si tratta di uno strumento sviluppato in Spagna e dedicato al settore della calzatura.

La figura del designer da integrare nell’organico, selezionata da Scholl, non aveva un’esperienza specifica nell’utilizzo dello strumento, per questo motivo è stata prevista nel progetto una fase preliminare di formazione all’utilizzo del software di design 3D per le calzature da parte dei docenti della scuola Arsutoria School.

 

Il funzionamento del software ICad3D+

Come per tutti gli strumenti nati nel settore della calzatura, anche nel caso del software ICad3D il punto di partenza è il file della forma digitalizzata. Il design viene infatti “appoggiato” sulla forma, ovvero il designer traccia delle linee di stile direttamente sulla superficie della forma.

Software design Icad3D+
Processo design Icad3D+ per Scholl

Questo modo di lavorare è molto simile al modo in cui da sempre operano i modellisti di calzature e i designer con un background tecnico: il design di una scarpa spesso viene fatto sulla forma – o su un guscio di plastica appoggiato sulla forma – così da poter visualizzare il design direttamente in modo tridimensionale. In questo caso, per digitalizzare la forma in plastica, si è deciso di utilizzare lo scanner 3D presente presso la scuola Arsutoria School.

Una volta importato il file della forma all’interno dello strumento ICad3D+, il designer di H&FS procede con il disegno delle linee di stile sulla superficie della forma. Dalle linee di stile, si passa a comunicare al CAD quanti e quali pezzi costituiranno la tomaia e la fodera della calzatura, così come la suola, eventuali ornamenti, le stringhe, i ganci o gli occhielli, i cinturini, le fibbie, etc.

Una volta terminata la modellazione di tutti gli elementi che compongono il design della calzatura, il file 3D viene esportato in un software di render per realizzare un’immagine quanto più realistica e assomigliante a un oggetto reale.

Conclusioni

La figura sopra riportata, che descrive in maniera sintetica il flusso di lavoro all’interno del CAD, ricorda che a partire da un design 3D della scarpa è possibile non solo realizzare un’immagine di qualità fotorealistica (render) ma anche un progetto tecnico dei pezzi da tagliare (patterns).

In questa prima fase di sperimentazione non è però previsto l’utilizzo della parte tecnica del CAD. L’esplorazione di queste ulteriori funzioni sarà oggetto della seconda parte del progetto e verrà realizzata presso il laboratorio di Arsutoria School i cui insegnanti sono specialisti nell’uso del CAD per la realizzazione del modello tecnico.

software design 3D Scholl

Tuttavia, la competenza tecnica del designer di H&FS ha permesso di anticipare alcuni dei vantaggi derivanti dall’integrazione delle funzioni di design e quelle tecniche. Pur senza operare in maniera tecnica con gli strumenti di modelleria che sono parte del CAD, il designer ha da subito deciso di preparare delle schede per la fabbrica con una prima sagoma dei modelli che consentisse alla fabbrica di poter ricavare alcune delle misure delle diverse parti della scarpa.

Il risultato di questo lavoro ha permesso di ottenere due primi vantaggi importanti nella sperimentazione:

  • una volta creato il design 3D è stato possibile applicare al design della scarpa le diverse combinazioni di materiali e colori, così da poter valutare tutte le varianti già prima di realizzare i prototipi;
  • è stato possibile realizzare un design pack più evoluto da mandare al fornitore/fabbrica, che contiene non solo il disegno su carta ma anche una vista tridimensionale della scarpa e alcune misure esatte dei pezzi del modello a supporto del lavoro dei modellisti delle fabbriche.